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  • Immagine del redattorePaolo Romano

Decreto bollette, cambiamenti incredibili ed inaspettati: ecco le novità in arrivo

Durante la riunione del Consiglio dei Ministri ieri, è stato discusso un decreto del valore di 4,9 miliardi di euro che contiene una nuova disposizione per le famiglie.



Questa nuova disposizione prevede un contributo studiato dal governo che potrebbe portare ad una diminuzione del prezzo del riscaldamento a partire dal prossimo ottobre.


Il decreto Bollette ha un valore di quasi cinque miliardi di euro. Il prossimo decreto, che si prevede essere pubblicato la settimana prossima, includerà una riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema per un periodo che va dal 1° aprile al 30 giugno 2023.


Inoltre, l’aliquota Iva del 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano sarà prorogata. Le novità che il governo vorrebbe introdurre a ottobre riguardano un nuovo sistema d'incentivazione per le bollette, chiamato “Bonus Famiglie”.

 

Cosa si conosce del Bonus Famiglie?


Secondo quanto riportato nel decreto, il “Bonus Famiglie” sarà erogato a tutti i cittadini senza limiti di reddito, in una quantità fissa. Questo bonus sarà attivo per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023, e sarà elargito solo se la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso supererà una soglia determinata.


Arera ha il compito di definire le modalità applicative e la misura del contributo, tenendo conto dei consumi medi di gas naturale nelle diverse zone climatiche. È importante sottolineare che le famiglie destinatarie di questo bonus saranno diverse da quelle che beneficiano del bonus sociale.



Il governo ha confermato il suo sostegno alle famiglie bisognose e per quelle con un Isee fino a 15mila euro. Sarà mantenuto il bonus sociale per limitare la spesa per le bollette di gas ed elettricità fino al 30 giugno.

 

Imprese Agricole


Per l’anno d'imposta 2022, gli imprenditori agricoli che producono e vendono energia fotovoltaica potranno godere di un regime di tassazione più favorevole per l’energia venduta. Questo vantaggio fiscale si baserà sul valore più basso tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica stabilito dall’ARERA e il valore di 120 euro/MWh.


Le imprese potranno continuare a beneficiare dei crediti d’imposta al 40% e al 45% fino al 30 giugno, a condizione che abbiano registrato un aumento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2019.

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